Il prossimo autunno verrà rilasciata la nuova versione di Windows 10, che verrà chiamata Fall Creators Update e che probabilmente avrà come versione il numero 1709.

Questa versione, annunciata da Terry Myerson nel corso della keynote di apertura del secondo giorno di Microsoft Build 2017, avrà diverse novità che spazieranno dal Fluent Design ai Placeholder di OneDrive, dal Windows Story Remix alla funzione di Timeline. Per approfondimenti potete consultare la pagina https://www.microsoft.com/it-it/windows/upcoming-features

In più qualche giorno fa è stato annunciato che verrà rilasciata una nuova SKU, cioè una nuova versione di Windows 10, disponibile per il mercato OEM chiamata Windows 10 Pro for Workstations.

Questa nuova versione, pensata per i professionisti che hanno bisogno di sfruttare al massimo l’hardware e che necessitano di performance notevoli per le loro attività (montaggio video, grafica avanzata, ecc..) supererà gli attuali limiti di 2 socket, 256 core e 2TB di RAM e permetterà di poter utilizzare processori di livello server, come Intel Xeon o AMD Opteron, fino 4 socket e fino a 6 TB di RAM!

Le funzionalità aggiuntive annunciate rispetto alla prossima versione di Windows 10 (Fall Creators Update) sono:

 

  • ReFS (Resilient file system): il Resilient File System verrà abilitato di default e permetterà di avere le stesse caratteristiche disponibili in Windows Server. (ReFS può teoricamente gestire volumi fino ad 1 YobiByte, anche se Windows 10 attualmente supporta volumi fino a 16 Exbibyte),  autocorrezione degli errori e resilienza alla corruzione dei dati. Attualmente Windows 10 già supporta ReFS, ma a quanto si legge nell'articolo https://support.microsoft.com/en-us/help/4034825/features-that-are-removed-or-deprecated-in-windows-10-fall-creators-up la funzionalità verrà rimossa da Windows 10 Pro e sarà disponibile solo in Windows 10 Enterpise e Windows 10 Pro for Workstations.
  • Persistent Memory: saranno supportati i Non-Volatile Dual In-line Memory Module (NVDIMM), che permettono di avere maggiori velocità in lettura e scrittura (quasi quanto la RAM), ma non perdono il loro contenuto se manca l’alimentazione.
  • Faster file sharing: Grazie al supporto per la tecnologia RDMA offerta da alcune schede di rete sarà possibile abilitare la funzionalità SMB Direct, come avviene in Windows Server. La funzionalità permette di utilizzare meno cicli di CPU per il trasferimento dei dati, di ridurre la latenza e di aumentare la banda dei dati trasferiti.
  • Expanded hardware support: come già scritto, saranno supportati I processori di fascia server e saranno aumentati i limiti di CPU e RAM supportati.

C’è veramente bisogno di questa nuova SKU? A quanto pare i feedback degli utenti dicono di sì, visto che Microsoft ha pensato di crearla proprio per le loro necessità. Molto spesso per sfruttare la potenza hardware necessaria ad assolvere alcuni compiti e richiesta da alcuni software era necessario acquistare Windows Server. Con questa versione potremo utilizzare Windows 10 e sfruttare tutte le performance offerte da hardware di fascia superiore.