Qualche giorno fa un mio amico, Mauro Broggi, mi ha posto alcune domande riguardo la possibilità di usare App-V nei Branch Offices, sfruttando due caratteristiche interessanti: usare Windows 7 come streaming server e sfruttare la funzionalità di Branch Cache offerta da Windows 7.

In effetti una possibilità è proprio quella di installare App-V Streaming Server su una macchina Windows 7 per distribuire applicazioni virtualizzate usando i protocolli RTSP/S, SMB e HTTP/S. Un vincolo è il fatto che Windows 7 non accetta più di 20 connessioni contemporanee e in ogni caso la versione di IIS 7.5 presente su Windows 7 è limitata.

Come sempre fa fede l’EULA e nel testo della Ultimate FPP c'è scritto:
f. Connessioni dei dispositivi. Il licenziatario potrà consentire a un massimo di 20 dispositivi ulteriori di accedere al software installato sul computer con licenza, solo a scopo di utilizzo di Servizi File, Servizi Stampa, Internet Information Services, Condivisione Connessione Internet e Servizi di Telefonia.
Nel caso di dubbi potete consultare l’EULA dei prodotti Microsoft da http://www.microsoft.com/About/Legal/EN/US/IntellectualProperty/UseTerms/Default.aspx

Per poter forzare i client a puntare allo Streaming Server presente nel Branch Office è possibile operare in questo modo:

  1. Lanciare l'editor del registro e posizionarsi sulla chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\SoftGrid\4.5\Client\Configuration
  2. Modificare la chiave ApplicationSourceRoot inserindo l'URL con il protocollo e la porta usati dallo streaming server, ad esempio rtsp://streamingserver:554
  3. Modificare ad 1 la chiave AllowIndependentFileStreaming

Un modo alternativo potrebbe essere quello di usare le Group Policy per poter centralizzare le configurazioni. Potete scaricare Microsoft Application Virtualization Administrative Template (ADM Template) e creare una GPO da applicare alle macchine presenti nel Branch Office. Maggiori informazioni possono essere recuperate anche nell'articolo Various ADM Template to control Microsoft Application Virtualization Clients by Group Policy Objects (GPOs) . Inoltre dal sito di Login Consultant potrete scaricare gratuitamente (previo registrazione) il primo App-V Client ADMX Template.

La seconda possibilità è usare Branch Cache. Branch cache è una funzionalità introdotta in Windows 7 e Windows Server 2008 R2. Per avere un'idea di come implementarla potete leggere l'articolo
http://technet.microsoft.com/en-us/network/dd425028.aspx

In ogni caso Branch cache può essere utilizzata solo per i protocolli SMB e HTTP/S. Se utilizzate questi metodi di distribuzione, App-V dalla versione 4.6 supporta la possibilità per un client Windows 7 o Windows Server 2008 R2 di scaricare un'applicazione virtualizzata attraverso la WAN e questa applicazione viene resa disponibile agli altri client (distributed cache mode) oppure ad un server centralizzato (hosted cache mode) presenti nell'ufficio remoto, senza che sia necessario riscaricarla attraverso Internet. È da tenere in considerazione però che Branch Cache non è supportata nelle versioni precedenti di Windows.

L'utilizzo di App-V Streaming Server (introdotto in App-V 4.5)  offre supporto completo a tutti i protocolli (compreso RTSP/S) e permette di poter servire tutte le versioni di App-V e dei diversi sistemi operativi. Per maggiori informazioni vi rimando all'articolo Technet Application Virtualization Server-Based Scenario Overview dove troverete tutte le informazioni per l'installazione e la configurazione di App-V Managemente e Streaming Server.

Se volete cominciare a lavorare con App-V 4.6 potete Creare un laboratorio di test.